martedì 9 settembre 2008

Il 17 ottobre per la scuola sarà sciopero generale

LA VIA CRUCIS DEGLI ATA EX ENTI LOCALI

Comunicato-stampa

Sciopero generale della scuola il 17 ottobre contro il maestro unico e l’intera politica scolastica di Berlusconi-Tremonti-Gelmini

L’anno scolastico si apre sotto il peso dell’aggressione massiccia alla scuola pubblica da parte del governo Berlusconi, che, raccolto il peggio delle politiche di Berlinguer, Moratti e Fioroni, cerca di assestare il colpo definitivo alla scuola pubblica, impoverendola e ridicolizzandola all’inverosimile. Il governo vuole tagliare 70 mila posti di insegnanti e 43 mila di ATA, a cui si aggiungono i 47 mila posti già soppressi dalla Finanziaria Prodi, per un totale inaudito di 160 mila posti in meno: il che si tradurrebbe, oltre che nella massiccia espulsione di precari, nell’aumento a dismisura degli alunni per classe, nella riduzione delle materie e delle ore di lezione, nell’attacco al tempo pieno e prolungato e al sostegno all’handicap, nella cancellazione delle scuole con meno di 500 alunni. Nella foga distruttiva, Berlusconi-Tremonti-Gelmini vogliono addirittura imporre alle elementari il ritorno all’ oramai inverosimile maestro unico tuttologo degli anni ’50 e ’60 del secolo scorso, che, oltre a far sparire altre decine di migliaia di posti, immiserirebbe un insegnamento che ha reso la scuola elementare italiana apprezzatissima nel mondo, tramite la pluralità docente che ha approfondito la conoscenza disciplinare e lo spirito di collaborazione. Ma il governo se ne frega della didattica e pensa solo di ottenere nuovi risparmi ai danni di una scuola già prossima al collasso. I primi a farne le spese, oltre agli studenti, saranno i docenti e ATA precari espulsi dalla scuola dopo magari venti anni di contratti a tempo determinato. Infine, la ministra Gelmini pensa di dare una parvenza di grottesca serietà al tutto tramite il ripristino del voto di condotta, che da solo comporterebbe bocciatura se insufficiente, come se con tale minaccia si potesse recuperare gli studenti “riottosi” all’amore per una scuola pubblica così martoriata.

A cotanto attacco deve corrispondere una risposta, da parte di docenti, Ata, studenti, genitori e cittadini interessati alla scuola pubblica, altrettanto poderosa. Già i precari, i più massacrati in tale processo, hanno dato segnali di lotta; ma invitiamo tutti/e coloro che vogliono difendere la scuola pubblica a lavorare con noi per lo sciopero generale, convocato per il 17 ottobre dai Cobas e dalle altre principali forze del sindacalismo antagonista, CUB e SdL, e per una grande manifestazione nazionale.

Sia quest’anno scolastico, che si apre sotto auspici così negativi, un anno di grandi lotte in difesa e per il miglioramento della scuola pubblica!