martedì 12 febbraio 2008

ITIS "Q. Sella" di Biella, negato il diritto di Assemblea fuori dell'orario di servizio, non era mai successo!

E la chiamano democrazia!!!

Questo è un vero REGIME

All’Itis “Q. Sella” di Biella negata a 2 RSU Cobas una assemblea sindacale fuori dall’orario di servizio

I Cobas scuola del Piemonte denunciano l’ennesimo atto di repressione della libertà di manifestazione del pensiero e del diritto di assemblea da parte della Flc-CGIL di Biella e del dirigente dell’ITIS “Q. Sella” di Biella.

Come molti lavoratori della scuola sapranno, ai Cobas è spesso negato il diritto di convocare assemblee in orario di servizio in quanto, i sindacati governativi fin dal 1999 hanno sequestrato questo diritto a docenti ed Ata (che avrebbero annualmente dieci ore a disposizione per riunirsi) trasformandolo in diritto esclusivo dei sindacati “rappresentativi”. Tutto ciò ha permesso, in questi ultimi anni, l’instaurazione di un vero e proprio “regime” monopolistico di Cgil-Cisl-Uil, sul modello degli ex-sindacati di Stato dell’Est europeo.

Da quando, però, a Biella è stata aperta una sede Cobas vi è stata una recrudescenza di tali indegni interventi da dittatura sindacale e la CGIL si è distinta per il “particolare” accanimento.

Ma all’Itis di Biella l'arbitrio è andato ben oltre: non avendoci, il dirigente, concesso l’assemblea in orario di servizio le nostre 2 RSU hanno richiesto un’aula per poter comunicare ai colleghi gli esiti dei primi incontri avuti con il CAPO d’Istituto per la firma contratto integrativo: TUTTO CIÒ FUORI DALL’ORARIO DI SERVIZIO.

Alla riunione erano stati invitati 2 rappresentanti sindacali regionali. La risposta del dirigente è stata negativa!!!

VERGOGNA!!!!!

Finora nessuno aveva osato mettere in discussione almeno il diritto di assemblea FUORI DALL’ORARIO DI LAVORO: diritto che, per inciso, non costa ASSOLUTAMENTE nulla all'Amministrazione.

Certo, alcune RSU e il DIRIGENTE non riescono a sopportare che le voci fuori dal coro contro l’ennesimo vergognoso contratto integrativo d’Istituto e contro la distruzione della scuola pubblica (in particolar modo dell’istruzione tecnico-professionale della cui commissione di “saggi” fa parte il succitato dirigente) possano parlare ed informare i lavoratori e le lavoratrici della scuola.

Invitiamo i colleghi a respingere massicciamente questo sopruso e a richiedere l'immediata restituzione ai Cobas del diritto di assemblea, visto che, oltretutto, nell’Itis sono state elette 2 RSU Cobas

Nessuno potrà più dire di non sapere o fare il Ponzio Pilato: o si sta con la democrazia per tutti/e o si è complici del sopruso e del sequestro monopolistico dei diritti democratici.