Il posticipo dell’apertura dell’anno scolastico non
risolve i problemi creati dall’OM 92.
Vogliono far credere ai docenti, alle famiglie, agli stessi allievi che posticipando di 5 giorni
l’apertura dell’anno scolastico non c’è più motivo di osteggiare l’O.M. 92: di fatto, almeno in
Piemonte, l’unica novità sarà quella di dare la possibilità alle scuole di organizzare gli “esami di riparazione” (si abbia, almeno, il coraggio di chiamarli con il loro vero nome) all’inizio di Settembre (posizione, peraltro, da verificare perchè in contrasto con il comma 1 dell’art. 8 dello stesso OM)
Queste le nostre valutazioni:
Normalmente la formazione delle classi viene fatta in luglio; ora sarà possibile solo al termine delle verifiche finali e delle integrazioni dello scrutinio finale con buona pace di un “ordinato avvio dell’anno scolastico”. Ci sarà, perciò, un ritardo nelle nomine dei supplenti (che, ricordiamo, rappresentano ancora il 30% della categoria) vanificando tutto lo “sforzo” fatto per il "recupero" degli alunni con la perdita di molte ore di lezione di matematica, italiano ecc..
meno che si dica chiaramente che l’organico verrà definito a Luglio a prescindere dai risultati degli scrutini di Settembre.
Bisognerà stabilire, inoltre, che le attività didattiche terminino alla fine degli scrutini di riparazione e, quindi, tutti i contratti a tempo determinato su posti disponibili di fatto, dovranno essere equiparati a quelli sui posti di diritto e convertiti in supplenze annuali.
C’è la volontà politica per farlo? Ci sono i finanziamenti necessari? Altrimenti ritardare solo di 5 giorni l’inizio dell’anno scolastico è un bluff, è il classico specchietto per le allodole.
Se si vuole davvero aiutare gli alunni a comprendere meglio le discipline insegnate, non ci
stancheremo mai di ripeterlo, si dovrà sensibilmente diminuire il numero di alunni per classe! Solo così sarà possibile la famigerata individualizzazione dell’azione educativa, impossibile in classi di trenta allievi ammassati in piccole aule.
I corsi di recupero dovrebbero essere permanenti in ogni scuola. L’OM, invece, impone recuperifarsa di pochissime ore che ridicolizzano la scuola e umiliano i docenti, i quali, in cambio di mancette salariali, dovrebbero divenire complici di una scuola-burletta che finge in poche ore di "recuperare" quello che lo studente non ha fatto in un anno o più.
Per anni ci è stato raccontato che non c’erano soldi per gli aumenti; come mai improvvisamente si trovano milioni e milioni di euro per costosissimi corsi di recupero? Non sarebbe forse più giusto finanziare un dignitoso aumento dello stipendio per tutti a patto che si abbia la volontà reale di investire sulla qualità e sulla dignità del nostro lavoro, anziché sprecare denaro pubblico in operazioni di maquillage? Non gettiamo altro fumo negli occhi dei cittadini!
Ancora una volta il mondo della scuola è stato del tutto escluso dai processi decisionali, che sono stati determinati più da tempi ed esigenze di tipo mediatico-politico che dai reali bisogni della scuola pubblica.
L’azione di lotta per il ritiro dell’OM 92 continua, il posticipo dell’inizio dell’anno scolastico non
risolve le incongruenze didattiche e organizzative poste dall’OM stessa.
MARTEDÌ 18 MARZO
SCIOPERO DELLA PRIMA ORA DI LEZIONE PER I DOCENTI
E DELLA PRIMA ORA DI SERVIZIO PER GLI ATA
DELLA SCUOLA MEDIA SUPERIORE